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È dal libro “I figli degli altri” della Dott.ssa Rosetta Cappelluccio che prende il nome la nostra Fondazione. Un libro che svela la dolorosa realtà del Parco Verde di Caivano e che ci ricorda perché è importante non voltare lo sguardo di fronte a ogni forma di disagio sociale.
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I FIGLI DEGLI ALTRI
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in cui abitano; le loro voci dovrebbero essere lo spartito della vita
dei grandi,nei loro occhi si dovrebbe leggere l’anima.”
dovrebbero risuonare nei quartieri
in cui abitano; le loro voci dovrebbero essere lo spartito della vita dei grandi,nei loro occhi si dovrebbe leggere l’anima.”
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La Dott.ssa Cappelluccio racconta la storia di Fortuna Loffredo, la bimba del Parco Verde di Caivano, violentata e poi gettata nel vuoto dal suo aguzzino, Raimondo Caputo.
Il libro apre gli occhi su di un mondo di disagio e degrado sociale dove a farne le spese sono sempre i più fragili, i minori.
Storie caratterizzate dai diversi ambienti sociali e spaziali, ma collegate dalla violenza: quella subita dai minori o messa in atto dai minori stessi.
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